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Giulio Ciana (1935 - 2021)
Il giorno 11 giugno 2021 Giulio Ciana ci ha lasciato. Si è spento nello stesso albergo dove era nato 86 anni fa e dove è sempre vissuto.
Erede di una delle prime famiglie che investirono nell’industria turistica di Santa Margherita, è sempre rimasto affettivamente legato a Orta San Giulio, la città sul lago d’Orta da cui era emigrato nel 1897 il bisnonno Gaudenzio.
Nel 1950, con la morte prematura del padre Giuseppe, Giulio, appena sedicenne, affiancò la madre Gilda acquisendo sempre più autonomia, grazie anche al supporto di una famiglia molto unita.
A lui si devono importanti ristrutturazioni e il consolidamento della presenza della famiglia nel settore alberghiero, che possiede nelle sue varie ramificazioni quattro hotel a Santa Margherita (Regina Elena, Metropole, Continentale, Laurin), uno a Milano (Mennini), uno a Torino (Sitea).
All’inizio degli anni 2000 decise di intensificare le già impegnative iniziative filantropiche e cedette la gestione dell’attività alberghiera al fratello Giorgio: rimase comunque legato all’hotel Regina Elena dove continuò ad abitare e dove, secondo la sua aspirazione, ha cessato di vivere.
Un grande filantropo che ha alleviato le sofferenze di numerosi concittadini; un'attività, un impegno costante e duraturo che la natura modesta e riservata di Giulio Ciana ha sempre tenuto lontana dai riflettori, ma che ora – dopo la sua scomparsa – merita riconoscimento e profonda gratitudine dalla Città di Santa Margherita Ligure; da quanti lo hanno conosciuto, frequentato; dai molti che ne conoscevano e ne conoscono solo il nome, legandolo alla storia della ricettività alberghiera del Tigullio.
Oltre 50 anni fa fu colpito dall’iniziativa di alcuni benefattori che avevano fondato a Volta Mantovana un asilo nido per accogliere i figli di donne in difficoltà: fu così che nel 1971 creò e finanziò a Santa Margherita una sezione staccata del “Nido Federico Traverso” che prese il nome di “Villa Gelsomino”, dal nome della costruzione affittata in Salita Banchi. I bambini erano seguiti da due volontarie, poi diventate tre, che nel 1989 si trasferirono in appartamenti di proprietà di Giulio Ciana ed estesero l’aiuto anche a chi, una volta uscito dal Nido, doveva trovare collocazione sociale: oggi le volontarie e alcuni dei numerosi bambini, divenuti adulti, costituiscono la “famiglia allargata” di Giulio.
Sempre più coinvolto nelle realtà sociali di Santa Margherita Ligure sentì l’esigenza di aiutare persone o famiglie che necessitavano di un alloggio temporaneo: d’accordo con la Parrocchia, che mise a disposizione il quarto piano dell’edificio di via Dogali, finanziò la realizzazione di 14 unità abitative autonome in grado di ospitare da due a quattro persone ciascuna. Si tratta della realtà battezzata “il Melograno”, alla quale si sono aggiunte successivamente tre unità in via delle Rocche ed altre in via Luisito Costa, dove ha contribuito alla trasformazione di un appartamento di Nido Traverso per realizzare tre unità abitative destinate a donne in difficoltà, gestite dal Centro di Aiuto alla Vita.
Ulteriore iniziativa la trasformazione di due appartamenti di sua proprietà in Corso Matteotti da destinare all’associazione “Il Mondo” per ospitare tendenzialmente anziani autosufficienti: quattro monolocali più due bilocali e un’area comune. A questo si è aggiunta la realizzazione di due monolocali ricavati da un appartamento di sua proprietà in via Roccatagliata.
Nel 2006, ritiratosi dalla gestione dell’hotel Regina Elena, ha dato un importante impulso alla vita culturale della città ristrutturando un suo locale e finanziando l’Associazione di Promozione Sociale Spazio Aperto di Via dell’Arco, che si è imposta come importante polo di aggregazione e sviluppo di eventi.
Recentemente ha donato al Comune alcuni locali in via Roma, già destinati gratuitamente alla cooperativa Zucchero Amaro, per abbinare la mostra permanente di numerose opere del pittore Flavio Costantini che aveva collezionato in numerosi anni di amicizia personale, cedute anch’esse al Comune.
Per finire, a lui si deve il medaglione celebrativo di Guglielmo Marconi esposto sulle mura del Castello cinquecentesco, opera dello scultore Lorenzo Cascio.
Giovanni Galvani
www.gazzettadisanta.eu
Ringrazio l'Ing. Giovanni Galvani, grande Amico di Giulio, per questo prezioso contributo, permettendomi aggiungere che conobbi Giulio Ciana nel 2015, quando fondai il festival dedicato a Jean Sibelius e alla vicenda musicale del Nord Europa. Apprezzò molto la particolare iniziativa e la sostenne in vario modo per tutte le edizioni, mettendo anche a disposizione la sede dell'Associazione di Promozione Sociale “Spazio Aperto di Via dell'Arco” - ne fu ideatore nel 2006 e Presidente - presso la quale potemmo inserire alcuni concerti e conferenze del festival... ma anche, nel corso degli anni, incontri e conversazioni focalizzanti in generale arte, cultura, vicende della creatività... a trecentosessanta gradi.
Mi onorò della sua Stima affettuosa che spero aver ricambiato pur nei pochi anni di reciproca conoscenza quanto di fruttuosa collaborazione.
A Giulio Ciana dedichiamo questa sesta edizione del festival.
Federico Ermirio